1 febbraio 2010

"Il tempo che vorrei" di Fabio Volo

Ok, lo ammetto, sono una a cui piace il lieto fine, preferisco pensare che almeno nei libri o nei film le cose vadano a finire sempre per il meglio e che il bene trionfi sul male. E' per questo forse che amo leggere i libri di Fabio Volo fino alla penultima pagina, l'ultima è quella che fa crollare tutte le mie illusioni.
Fino ad ora ho letto solo tre dei suoi libri e ogni volta spero che sia riuscito a sbarazzarsi del suo pungente realismo, ma a quanto pare questa è una cosa che farà per sempre parte dei suoi racconti, che io in ogni caso continuerò a leggere perchè adoro il suo modo di scrivere.

Volete sapere qual'è la triste fine del suo ultimo libro “Il tempo che vorrei”? Allora, in poche parole il protagonista è ancora innamorato della sua ex, vuole stare solo con lei e non riesce ad innamorarsi di altre donne, lei però non ne vuole più sapere, lo ha già perdonato troppe volte, ora ha trovato un altro uomo e tra poco si sposerà. Per caso si incontrano al supermercato, lei va a casa di lui, fanno l'amore, entrambi rivelano di amare alla follia l'altro e lui le chiede di rimanere con lui, vivranno felici e avranno il figlio che hanno sempre desiderato, lei acconsente. Peccato che a lui viene la brillante idea di andare in bagno e quando esce lei non c'è più, è andata via. Il libro finisce proprio così, con lui che si rende conto che lei è andata via, senza alcuna spiegazione.

Mi è però venuta in mente una cosa, che sia io la cinica realista? Si, perchè in effetti la fine della storia si presta a diverse conclusioni, con una buona dose di fantasia si potrebbe ad esempio immaginare che lei sia andata semplicemente a prendere qualcosa che ha dimenticato in auto, che si sia allontanata per una telefonata riservata, o per tanti altri motivi, e non come io ha subito dedotto, ossia che lei è scappata via e che a lui non è stata data l'opportunità di rimediare ai suoi errori passati.

Lo so cosa state pensando, ma non posso farci niente, nella mia testa c'è un coro di piccole vocine che grida “happy end! happy end! happy end..”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ANKE IO VORREI LA FINALE SIA UN LIETO FINE MA NEL LIBRO LEI E' INCITA DI UN ALTRO UOMO.
PERCHè' QUANDO GLI DICE RESTA CON ME LEI DICE CHE E' TROPPO TARDI .
E LEI GLI CHIEDE "E SE FOSSI INCINTA"
LUI HA RISPONDE" NON SARESTI MAI VENUTO A LETTO CON ME SE FOSSI STATA INCINTA"
E LEI RISPONDE " ALLORA VUOL DIRE CHE NON MI CONOSCI ABBASTANZA BENE"
QUESTO E' QUANTO.

federica ha detto...

Io ho appena finito di leggerlo.. E la prima interpretazione che gli ho dato, è stata che lei se ne fosse andata.. Però rileggendo le ultime pagine, quando lui le dice che questa casa è sua, e lei risponde che lo sa e che è felice, e soprattutto quando gli chiede se l' amerà per sempre e lui risponde di si.. Secondo me se ne è andata ma per poi ritornare.. In fondo deve pur lasciare un uomo che stava quasi per sposare, quindi magari è uscita solo per chiudere con lui.. Anche perchè poi nell' ultima frase, c'è scritto PORTA SOCCHIUSA. E perciò non chiusa per sempre lo si può interpretare..
Anche se in un ulteriore analisi appunto non capisco se è incinta..

Anonimo ha detto...

sono pienamente d'accordo con federica...
per quanto riguarda la fine ci sono rimasta malissimo, bisogna dare una conclusione vera e proprio ad un racconto! il libro mi è piaciuto abbastanza, in alcune parti secondo me l'autore è stato volgare per i miei gusti...

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