I casi più acuti devono essere senza dubbio curati con appositi medicinali prescritti dal medico, tuttavia alla terapia medica possono essere associati diversi rimedi naturali in modo tale da tentare una guarigione più veloce, dei piccoli e semplici gesti che possono essere posti in essere anche nel caso in cui si è particolarmente soggetti a questo fastidiosissimo disturbo, per tentare di prevenirlo.
Oltre a bere molta acqua è bene prestare attenzione all'alimentazione. Tra i cibi utili sia nella cura che nella prevenzione troviamo mirtilli e frutti rossi, aglio, cipolla, orzo, polline, uva, timo, finocchio, lievito di birra, mela, orzo, carne (cucinata in modo semplice, senza soffritto), pesce, uova, yogurt, formaggi, legumi, pane e pasta. Va invece eliminato, o quantomeno ridotto, il consumo di tè, caffè, cioccolato, alcol, arance,pompelmi, latte, spinaci, barbabietole, cavolfiori, cibi fritti, cibi piccanti e cibi speziati.
Un vero toccasana è il decotto di orzo, per prepararlo basta far bollire un cucchiaio di orzo perlato in un litro d'acqua per circa 20 minuti. Filtrare e bere a più riprese.
Oltre al riposo può risultare utile anche un bagno caldo, che aiuta la dilatazione dei vasi sanguigni alleggerendo la congestione degli organi pelvici. Per attenuare il dolore è utile anche una tisana di camomilla e la classica borsa dell'acqua calda.
1 commenti:
Io con gli antibiotici (presi per 4 anni di fila), sempre mirati in base all'antibiogramma e per periodi anche lunghissimi di 6 mesi consecutivi, non ho mai risolto nulla. Anzi, peggioravo di anno in anno non solo a livello vescicale, ma anche intestinale e vaginale instaurando un potente circolo vizioso che sono riuscita a spezzare solo quando ho smesso di assumere antibiotici (dopo 4 lunghissimi anni di sofferenza). Anche i mirtilli, la vitamina c e tutti i prodotti acidificanti han fatto sì che il quadro peggiorasse sempre di più (era come mettere del succo di limone su una ferita aperta: l'infiammazione aumentava ulteriormente anche se non avevo più batteri). Contemporaneamente ho cominciato ad assumere d-mannosio (uno zucchero naturale che si attacca ai batteri impedendogli di attaccarsi alla vescica), fermenti lattici vaginali (per ripristinare la flora batterica vaginale, prima difesa che una donna ha contro il passaggio dei batteri dall'ano all'uretra) ed orali (per ripristinare la flora intestinale rovinata anch'essa dalle terapie antibiotiche), ho eliminato ogni detergente intimo (che alterava il ph vaginale e non faceva altro che asportare le secrezioni vaginali contenenti la poca flora batterica residua ed importanti sostanze difensive) e ho buttato sia i salvaslip che gli assorbenti sintetici che non permettevano alla pelle di traspirare crenado l'umidità ideale per la proliferazione batterica e micotica (quindi peggiorando le perdite per le quali mettevo il salvaslip!).
Da allora (5 anni) non ho avuto più nulla! E non sono l'unica. Siamo sempre di più ad esser guarite in questo modo:
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