5 febbraio 2010

"L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery

Premetto che ho finito di leggere questo libro qualche ora fa e sono ancora un pò scioccata per il finale, in ogni caso niente da recriminare, è un gran bel libro che vale la pena leggere, o almeno questo è il mio modesto parere. La trama è particolarissima e per nulla scontata, racconta la storia di una donna e di una ragazzina di dodici anni, due vite completamente diverse ma che finiscono per incrociarsi grazie all'intervento di una terza persona, un uomo ricco di origini asiatiche.

Il romanzo è ambientato a Parigi, precisamente numero 7 di rue de Grenelle, in un condominio in cui abitano tutte persone benestanti e di cui Renèe è la portinaia, una donna di umili origini che non ha studiato ma che in compenso ha una grande passione per l'arte, per la letteratura e per la filosofia. Questo suo interesse verso il mondo culturale rappresenta però il suo piccolo grande segreto, agli occhi del mondo intero, e soprattutto del condominio in cui lavora, lei è solo una portinaia ignorante, sgorbutica e sciatta che passa le sue giornate davanti alla televisione e che vive con un grosso gatto.

Nello stesso condominio in cui lavora e abita Renèe vive anche Paloma, una ragazzina di dodici anni che si sente di gran lunga più intelligente rispetto ai suoi coetanei, inoltre pensa che gli adulti siano tutti individui repressi che conducono un'esistenza del tutto priva di significato, lei è convinta che una sorte del genere tocchi prima o poi inevitabilmente a tutti, i bambini crescendo diventeranno infatti degli adulti. Ma lei per evitare di diventare come i suoi genitori e come tutte le altre persone adulte che conosce ha un piano ben preciso, ha deciso infatti di suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno con una dose eccessiva di sonniferi che periodicamente sottrae a sua madre. Ma non è tutto, lo stesso giorno darà anche fuoco alla sua abitazione per far capire ai suoi genitori e a sua sorella che i beni materiali contano ben poco.

Ma la morte improvvisa di uno dei condomini e la vendita della sua abitazione ad un ricco giapponese, monsieur Ozu, cambierà la vita di entrambe. L'uomo, infatti, per via di una involontaria citazione di Renèe si accorge subito che la portinaia è una persona a cui interessa la letteratura e l'arte, per questo la invita a cena e riesce a instaurare un contatto con lei, deciso a far nascere qualcosa di più concreto. Ma ad aiutare monsieur Ozu a scoprire il segreto di Renèe è stata non solo la famosa citazione di Anna Karenina ma anche Paloma che in un momento di debolezza della portinaia è riuscita a farsi raccontare la sua storia, ovvero un trauma infantile che l'ha portata a volersi tenere sempre ben lontana dalle persone ricche.

Tra Renèe e monsieur Ozu però non ci sarà mai nulla, la portinaia muore prematuramente nel tentativo di aiutare un barbone, ma almeno la sua morte non è stata vana. Paloma, infatti, avendo conosciuto a fondo monsieur Ozu e Reneé si è accorta che esistono anche persone diverse, non tutti gli adulti sono uguali, per questo decide che vale la pena continuare a vivere e manda a monte il progetto di suicidarsi e di dare fuoco alla casa.







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